Comune di Bard

IL COMUNE DI BARD 

Con un’estensione di soli 3 kmq, il comune di Bard è il più piccolo comune valdostano ma il suo territorio è un vero e proprio concentrato di importanti valori storici. Stretto fra il ripido versante e l’imponente promontorio roccioso che ostruisce la valle principale, il borgo di Bard costituisce una porta naturale di accesso verso la media valle. Questa particolare morfologia del territorio ha reso il luogo un importante punto strategico per il controllo dei transiti, sfruttato sicuramente come fortificazione a partire dall’epoca romana e, molto probabilmente, anche in epoche antecedenti. Numerose sono infatti le testimonianze archeologiche che attestano insediamenti umani in questa zona risalenti fino al tardo Neolitico. Dell’epoca romana si conservano alcuni tratti della via Consolare delle Gallie, terminata nel 25 a.C. per congiungere Eporedia (attuale Ivrea) con Augusta Praetoria (Aosta). Il suggestivo borgo medievale di Bard, attraversato dalla via Consolare, è uno dei più belli e meglio conservati d’Italia, con ben venticinque case dichiarate monumentali, fra le quali spiccano il palazzo Nicole del ‘700, la casa Challant, la casa Valperga e la casa della Meridiana, risalenti al XV e XVI secolo. Sono inoltre visibili l’antica fontana, costruita nel 1598, e i resti di un primordiale torchio. La struttura del Forte ha origine nella prima metà dell’XI secolo, quando Ottone di Bard fece edificare un castello sulle costruzioni preesistenti sfruttando le fondamenta di origine romana. Nel XIII secolo l’edificio fu trasformato in fortezza dal Conte Amedeo di Savoia ed assunse un ruolo di difesa sempre più rilevante. Nella storia sono numerosi gli assalti che questa fortezza dovette subire: nel 1538 quello degli imperiali di Carlo V; nel 1691 quello delle truppe Francesi durante la guerra tra Vittorio Amedeo di Savoia ed il Re Sole; nel 1704 furono nuovamente i Francesi ad assediare e conquistare Bard, che tornò in possesso dei Savoia nove anni dopo. L’episodio più noto è però l’assedio delle truppe napoleoniche durante la loro marcia verso la pianura padana contro l’esercito austro-piemontese, che si concluse il 1° giugno del 1800 con un esito disastroso: l’Armée de Réserve riuscì a superare la difesa del Forte e Napoleone ne ordinò la distruzione definendolo il “vilain castel de Bard”. Fu ricostruito nel periodo fra il 1830 e il 1838 da Carlo Felice, su progetto dell’ingegnere militare Francesco Antonio Olivero che diede alla fortezza il suo aspetto attuale.